Presentazione della classe e del progetto.

Salve a tutti! Siamo la classe IV B del Liceo Socio Psico Pedagogico dell'Istituto "Vincenzo Almanza" di Pantelleria composta da 15 alunni, 4 ragazzi e 11 ragazze. Ciò che ci ha spinti a partecipare al progetto “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Unità, Nazione, Costituzione” è stato il nostro interesse verso i valori del nostro Paese.

Inizialmente, quando la professoressa Stefania Bongiorno ci ha fatto la proposta di partecipare al concorso, eravamo un po’ perplessi poiché non avendo mai partecipato ad un progetto di tale importanza eravamo sprovvisti di informazioni. Ma con l’aiuto della professoressa e della nostra unione siamo riusciti a dar vita alle nostre idee. Abbiamo cominciato a raccogliere tutte le informazioni indispensabili al fine di realizzare un blog utilizzando una metodologia ormai oggi sfruttatissima quale internet è. Ci siamo riproposti di aggiungere quante più informazioni possibili circa i 150 Anni dell'Unità d'Italia, dando a tutti i lettori del nostro blog la possibilità di conoscere, scoprire e approfondire le vecchie e le nuove conoscenze riguardo il nostro paese. Questo è reso possibile dal fatto che avrete la possibilità di leggere e commentare con curiosità tutto ciò che da noi verrà pubblicato, e porre domande alle quali saremo lieti di rispondere =)

Sperando che questo nostro piccolo spazio sia di vostro gradimento, vi auguriamo una buona lettura, la classe IV B.

sabato 9 aprile 2011

Anche la Moda festeggia i 150 anni dell'Unità d'Italia!




GLI ORGANI COSTITUZIONALI DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Gli organi costituzionali sono quegli organi necessari e indefettibili dello Stato, previsti dalla Costituzione della Repubblica Italiana, le cui funzioni fondamentali ed organizzazione sono da essa direttamente disciplinate. Essi si trovano in posizione di reciproca parità.
Sono Organi costituzionali:
Il Presidente della Repubblica Italiana è il capo dello Stato italiano e rappresenta l'unità nazionale, come stabilito dalla Costituzione italiana entrata in vigore il 1º gennaio 1948. Il presidente della Repubblica è un organo costituzionale che viene eletto dal Parlamento in seduta comune, integrato da rappresentanti delle regioni, e dura in carica per sette anni. La Costituzione stabilisce che può essere eletto presidente ogni cittadino italiano che abbia compiuto i cinquanta anni di età e che goda dei diritti civili e politici, anche se l'età media dei presidenti italiani è di molto superiore a quella minima.
Viene eletto con elezione indiretta a scrutinio segreto [1] da un apposito corpo elettorale formato dal Parlamento riunito in seduta comune insieme a tre delegati per ciascuna regione (uno solo per la Valle d'Aosta), eletti (in modo da garantire la rappresentanza delle minoranze) dai consigli regionali che ne scelgono due tra la maggioranza ed uno tra le minoranze.
Per garantire un consenso il più possibile esteso intorno ad un'istituzione di garanzia, nelle prime tre votazioni è necessaria l'approvazione dei 2/3 dell'assemblea (maggioranza qualificata); per le votazioni successive è sufficiente la maggioranza assoluta (il 50% più uno degli aventi diritto al voto). La carica dura sette anni e non è previsto alcun divieto alla rieleggibilità dello stesso presidente uscente; ciò impedisce che un presidente possa essere rieletto dalle stesse camere, che hanno mandato quinquennale, e contribuisce a svincolarlo da eccessivi legami politici con l'organo che lo vota. La sede per la votazione è quella della Camera dei deputati. Il presidente entra in carica dopo aver prestato giuramento al Parlamento al quale si rivolge tramite un messaggio presidenziale.

Il ruolo del presidente

La Costituzione esplicita tutti i compiti e i poteri del presidente della Repubblica, che in dettaglio sono:
  1. in relazione alla rappresentanza esterna:
    • accreditare e ricevere funzionari diplomatici;
    • ratificare i trattati internazionali, su proposta del governo e previa autorizzazione delle camere, quando occorra;
    • effettuare visite ufficiali all'estero, accompagnato da un esponente del governo;
    • dichiarare lo stato di guerra, deliberato dalle camere;
  2. in relazione all'esercizio delle funzioni parlamentari:
    • nominare fino a cinque senatori a vita;
    • inviare messaggi alle camere, convocarle in via straordinaria, scioglierle salvo che negli ultimi sei mesi di mandato (semestre bianco), a meno che non coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi di legislatura;
    • indire le elezioni e fissare la prima riunione delle nuove camere;
  3. in relazione alla funzione legislativa e normativa:
    • autorizzare la presentazione in Parlamento dei disegni di legge governativi;
    • promulgare le leggi approvate in Parlamento;
    • rinviare alle camere con messaggio motivato le leggi non promulgate e chiederne una nuova deliberazione (se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata);
    • emanare i decreti-legge, i decreti legislativi e i regolamenti adottati dal governo;
  4. in relazione all'esercizio della sovranità popolare:
    • indire i referendum e in caso di esito favorevole dichiarare l'abrogazione della legge ad esso sottoposta;
  5. in relazione alla funzione esecutiva e di indirizzo politico:
    • nominare dopo opportune consultazioni il presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri;
    • accogliere il giuramento del governo e le eventuali dimissioni;
    • emanare gli atti amministrativi del governo;
    • nominare alcuni funzionari statali di alto grado;
    • presiedere il Consiglio Supremo di Difesa (CSD) e detenere il comando delle forze armate, benché in qualità di ruolo di garanzia, non di comando effettivo;
    • decretare lo scioglimento di consigli regionali e la rimozione di presidenti di regione;
  6. in relazione all'esercizio della giurisdizione:


Il governo della Repubblica italiana è un organo complesso, composto dal Presidente del Consiglio dei ministri e dai ministri, che insieme formano il Consiglio dei ministri (articolo 92 della Costituzione); tale organo costituisce il potere esecutivo. In Italia la carica di Presidente del Consiglio dei ministri, pur essendo al quarto posto della gerarchia istituzionale (dopo il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, il Presidente della Camera dei deputati e prima del Presidente della Corte Costituzionale), è tuttavia di fatto quella di maggior rilievo nella vita politica generale. Il governo è un Organo costituzionale in quanto previsto dalla Costituzione italiana negli articoli 92, 93, 94, 95 e 96 ed in quanto concorre, in posizione d'indipendenza rispetto ad altri organi dello stato, alla formulazione dell'indirizzo politico. Il titolo III della Costituzione ne determina la disciplina e le funzioni. Ha la sua sede ufficiale a Palazzo Chigi in piazza Colonna a Roma; la sede di rappresentanza per le occasioni ufficiali è invece villa Pamphili a Roma.

La Magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere ed è un Organo costituzionale, secondo quanto sancito dall'art. 104 della Costituzione della Repubblica Italiana. I magistrati ordinari sono titolari della funzione giurisdizionale, che amministrano in nome del popolo.
In Italia l'organo di autogoverno della magistratura è il Consiglio Superiore della Magistratura, Organo di rilievo costituzionale, presieduto dal Presidente della Repubblica. A tale organo spettano, ai sensi dell'art. 105 della Costituzione, al fine di garantire l’autonomia ed indipendenza della magistratura, le assunzioni, le assegnazioni ed i trasferimenti, le promozioni ed i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati.
La Corte costituzionale della Repubblica italiana è un organo previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana del 1948. Le norme del suo funzionamento sono contenute nella Costituzione stessa, nella legge costituzionale n. 1 del 1948 e nella legge n. 87 del 1953, nonché in altre disposizioni integrative e nel regolamento generale di cui la Corte è dotata. La Corte costituzionale della Repubblica italiana è un organo previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana del 1948. Le norme del suo funzionamento sono contenute nella Costituzione stessa, nella legge costituzionale n. 1 del 1948 e nella legge n. 87 del 1953, nonché in altre disposizioni integrative e nel regolamento generale di cui la Corte è dotata.

Competenze

In base all'art. 134 della Costituzione, la Corte costituzionale giudica:
  • sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge, dello Stato e delle regioni,
  • sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, su quelli tra lo Stato e le Regioni e tra le Regioni
  • sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione.
  • sull'ammissibilità delle richieste di referendum abrogativo (introdotta con la legge costituzionale n. 1 dell'11 marzo 1953).

Composizione

L'art. 135 comma 1 della Costituzione afferma che «la Corte costituzionale è composta di quindici giudici nominati:
  • per un terzo dal Presidente della Repubblica;
  • per un terzo dal Parlamento in seduta comune;
  • per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrativa»; di questi (secondo l'art. 2, comma 1, lettere a), b) e c) della legge n. 87 dell'11 marzo 1953):
·        tre sono eletti da un collegio del quale fanno parte il presidente, il procuratore generale, i presidenti di sezione, gli avvocati generali, i consiglieri e i sostituti procuratori generali della Cassazione;
·        uno da un collegio del quale fanno parte il presidente, i presidenti di sezione ed i consiglieri del Consiglio di Stato;
·        uno da un collegio del quale fanno parte il presidente, i presidenti di sezione, i consiglieri, il procuratore generale ed i viceprocuratori generali della Corte dei conti
Questa struttura mista è finalizzata a conferire equilibrio alla Corte costituzionale: per favorire tale equilibrio il costituente associa, nella composizione dell'organo, l'elevata preparazione tecnico-giuridica e la necessaria sensibilità politica.
La Corte di cassazione è solo l'organo di vertice della Magistratura e non costituisce un organo costituzionale autonomo. A questi organi la Costituzione attribuisce le funzioni e i compiti necessari per il funzionamento dello Stato e la salvaguardia dell'ordinamento democratico.
Essi prendono parte alla cosiddetta funzione politica, cioè partecipano direttamente alle finalità perseguite dallo stato e indicate nella Costituzione.
Poiché tali organi sono direttamente disciplinati dalla Costituzione, ogni loro modifica è una modifica costituzionale e quindi necessita della approvazione di una legge di revisione della Costituzione. La loro stessa esistenza costituisce però un limite alla revisione della Costituzione.

Art. 138

Art. 138  
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Assemblee regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.

L’art. 138 è frutto di grande saggezza. Quest’ultimo disciplina il procedimento di revisione costituzionale e di approvazione delle altre leggi costituzionali. La via principale per modificare la Costituzione è il consenso di uno schieramento di forze politiche così vasto da riprodurre le stesse condizioni di compromesso tra le diverse componenti politiche che hanno consentito a questa Costituzione di nascere. Però si è prevista anche la possibilità che la modificazione della Costituzione sia voluta e decisa dalla sola maggioranza di Governo. In Italia, al contrario di molti altri paesi Europei, non sono previsti procedimenti differenziati per le piccole modifiche del testo costituzionale e per le riforme di grande rilievo. Se fosse necessario modificare intere parti del testo costituzionale, si dovrebbe comunque procedere attraverso il meccanismo ordinario, e quindi affidare alle Camere il compito di approvare articolo per articolo, dopo la discussione e la votazione di tutti i possibili emendamenti proposti dai parlamentare, il medesimo testo normativo e riapprovarlo a maggioranza assoluta con l’eventualità di dover sottoporre un testo così complesso alla approvazione popolare.

venerdì 8 aprile 2011

I palazzi del Senato

Palazzo Carpegna


L’antico Palazzo Baldinotti Carpegna fu realizzato sullo scorcio del XVII secolo su progetto di Giovanni Antonio dè Rossi(1619-95) e si trovava in posizione analoga palazzo odierno. In attuazione del Piano Regolatore del 1926,il palazzo fu demolito ed in seguito ricostruito. Negli anni quaranta,il Palazzo fu unito a Palazzo Madama a compensazione delle demolizioni effettuati per consentire l’ampliamento di via della Dogana Vecchia.
A Palazzo Carpegna si riuniscono le Commissioni Permanenti del Senato. Per questo,il Palazzo è stato sottoposto a recenti lavori di restauro che hanno consentito di sfruttare al meglio le ampie volumetrie.


Palazzo Giustiniani

Il nucleo originale di Palazzo Giustiniani fu realizzato alla fine del 500 da Monsignor Francesco Vento. L’immobile fu ceduto il 4 Luglio 1590 a Giuseppe Giustiniani,esponente di una delle più ricche e potenti famiglie genovesi. Nel 1590,dunque,i Giustiniani entrano in possesso del Palazzo,che prese poi il loro nome,e negli anni seguenti acquistarono altri edifici ad esso contigui. La famiglia Giustiniani si estinse alla fine dell’800 e tale evento portò alla dispersione della grande collezione di opere d’arte. Intorno ai primi anni del’ 900 il Ministero della Pubblica Istruzione prese provvedimenti per arginare tale dispersione e cedere allo Stato i pezzi più preziosi. All’inizio del 1926, Mussolini aderì alla richiesta dell’allora Presidente del Senato del Regno,Tommaso Tittoni,e concesse l’utilizzo di Palazzo Giustiniani al Senato,ma soltanto nel 1988 il Senato acquisì la quasi totale disponibilità dell’ immobile. In questo Palazzo Enrico De Nicola firmò la Costituzione della Repubblica. A Palazzo Giustiniani si trovano attualmente l’appartamento di rappresentanza del Presidente del Senato,gli studi dei Senatori di diritto e a vita e l’Archivio storico.


Palazzo Cenci

Costituisce l’esordio di Giulio Romano come architetto. Le sale del  piano nobile custodiscono pregevoli affreschi cinquecenteschi realizzati da artisti della cerchia di Rafaello. Attualmente,a Palazzo Cenci sono ubicati gli uffici della 14° Commissione permanente – Politiche dell’Unione Europea,studi di Senatori e Uffici dell’Amministrazione,in uno spirito di conservazione del tessuto polifunzionale che appartiene alla natura storica dell’edificio.



Palazzo della Minerva

Sorge sulla piazza omonima,alla sinistra della splendida chiesa ed adiacente all’antico convento dei Dominicani. I cambiamenti architettonici che hanno interessato l’edificio sono testimoniati dalle vedute sei- settecentesche della piazza,con al centro l’obelisco sorretto dall’elefantino di marmo,disegnato da Bernini,e noto come il pulcin della Minerva,simbolo di intelligenza e di forza. Tra il 1849 e il 1867 il Palazzo venne adibito a caserma dalle truppe francesi.
Dopo la proclamazione di Roma capitale,fu sede del Ministero della Pubblica Istruzione,che ne occupò i locali fino alla seconda metà degli anni venti,quando tale Dicastero fu trasferito in Viale del Re (oggi Viale Trastevere). Passato quindi alla Presidenza del Consiglio e successivamente adibito a sede del Ministero della ricerca scientifica,nel 1991il Palazzo della Minerva venne assegnato al Senato che decise di ospitarvi la nuova sede della Biblioteca. Nel 2003,vi è stata infatti trasferita la Biblioteca del Senato,intitolata a Giovanni Spadolini.



Palazzo della Sapienza
Frutto di stratificazioni successive,deve il suo nome allo Studium Urbis,la prestigiosa università romana fondata nel 1303 da Bonifacio VIII,che ebbe qui la sua sede fino ai primi decenni del ‘900,quando il Palazzo fu destinato ad ospitare l’Archivio di Stato. Attualmente,il Palazzo è sede della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e del Servizio Studi.


Palazzo di Piazza delle Coppelle
Il Palazzo affaccia sia sull’omonima Piazza sia su Via della Maddalena ed ospita alcuni studi di senatori nonché servizi logistici e magazzini dell’Amministrazione. Dal 2003,esso ospita la Libreria- Centro di Informazione e Documentazione Istituzionale del Senato.


Palazzo ex Beni Spagnoli
Sorge sulle rovine  delle antiche terme neroniane-alessandrinee fu probabilmente innalzato sul volgere del ‘500. Nel 1933 divenne Caserma degli agenti in servizio presso il Senato. Fu quindi acquisto dallo Stato nel 1980 e dato in dotazione al Senato,che ne ha ricavato studi per i senatori.




martedì 5 aprile 2011

"Il Parlamento" 
In Italia il Parlamento si compone di due Camere:
§       CAMERA DEI DEPUTATI
§       SENATO DELLA REPUBBLICA
Entrambe hanno funzioni identiche secondo il principio del BICAMERALISMO perfetto o simmetrico. Alle due camere spetta la FUNZIONE LEGISLATIVA ovvero il compito di fare le leggi. Le camere esercitano differenti funzioni: la funzione di indirizzo politico e la funzione di controllo sul governo.
La caratteristica è che entrambe vengono elette ogni 5 anni,ma si differenziano solo per i candidati che formano le rispettive camere:
la prima formata da 630 deputati; per eleggere quest’ultimi bisogna aver compiuto la maggior età;la seconda da 315 senatori che vengono votati da coloro che hanno compiuto 25anni.
In senato siedono: i senatori elettivi,i senatori a vita di diritto ovvero gli ex presidenti della Repubblica,attualmente a sedere in Senato sono: Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azelio Ciampi;
i senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica per essersi distinti con i loro altissimi meriti nei vari campi dell’espressione umana. Spiccano personaggi come Arturo Toscanini,che rinunciò alla nomina;Gaetano de Sanctis, Carlo Alberto Salustri (Trilussa), Luigi Strurzo, Ferruccio Parri,Vittorio Valletta,Eugenio Montale,Leo Valiani,Eduardo De Filippo,Camilla Ravera,Giovanni Spodolin. I SENATORI attualmente in CAMERA sono: Giulio Andreotti,Rita Levi Montalcini,Emilio Colombo,Sergio Pininfarina.
I 315 senatori vengono eletti in base al numero attribuito in rapporto alla popolazione,tenendo presente che nessuna regione deve avere un numero di rappresentanti pari a 7.    
CAMERA e SENATO si riuniscono in seduta comune per dar vita all’elezione e per ricevere il giuramento o eventualmente per mettere in discussione il ruolo del Presidente della Repubblica.
L’elezione di quest’ultimo avviene ogni 7 anni ed infine per eleggere una parte dei membri della Corte Costituzionale e del Consiglio Superiore della Magistratura.

Il Presidente del Senato
Il Presidente del Senato viene eletto entro 20 giorni dalle elezioni a scrutinio segreto,con la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato. Nel caso in cui non si riesce ad ottenere la maggioranza nel terzo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza dei voti dei senatori presenti,se anche in questo caso non si raggiungesse la maggioranza richiesta si prevede il ricorso al ballottaggio fra i due candidati che nel precedente scrutinio hanno ottenuto il massimo dei voti. In caso di exsequo viene eletto il candidato più anziano. Il Presidente del Senato è la seconda carica di rilievo nella carica istituzionale della Repubblica. Le sue funzioni sono molteplici: tra cui sostituire il Presidente della Repubblica nel caso in cui questi non vi possa adempire;presiede i lavori dell’Assemblea,dirige e modera le discussioni,giudica della ricevibilità dei testi,concede la Facoltà di parlare,stabilisce l’ordine delle votazioni e ne proclama i risultati.
Dirige l’attività degli organi del Senato facendo osservare il regolamento,sovraintende alle funzioni attribuite ai questori e ai segretari e assicura il buon andamento dell’Amministrazione del Senato.

Il Consiglio di Presidenza

Nella seduta successiva a quella relativa al Presidente,l’assemblea procede alle elezioni del Consiglio di Presidenza,composto da quattro vicepresidenti,tre senatori questori,otto senatori segretari. Il loro numero può aumentare a secondo dei casi previsti dal regolamento.
Al Consiglio di Presidenza spettano i massimi poteri: nomina il segretario generale a cui spetta la dirigenza degli uffici del Senato e di dare notizia degli ordini collegiali per mezzo del Bollettino.

I Gruppi Parlamentari

Entro 3 giorni dalla prima seduta,il Senatore deve indicare alla Presidenza il gruppo parlamentare scelto. Chi non fornisce taliindicazioni costituisce il gruppo misto. Ogni gruppo è costituito da almeno 10 senatori con a capo un proprio Presidente ed eventualmente uno o più vicepresidenti e segretari.

La Conferenza dei presidenti dei Gruppi Parlamentari

I Presidenti dei Gruppi Parlamentari costituiscono collegialmente la conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari stessi, i quali approvano i programmi bimestrali,ed il calendario mensile dei lavori dell’Assemblea.

Le Commissioni

Le Commissioni permanenti sono composte da Senatori designati dai Gruppi stessi. Entro 5 giorni dalla costituzione,ciascun gruppo indica i propri rappresentanti nelle Commissioni permanenti,dandone comunicazione alla Presidenza del Senato. Ciascuna Commissione permanente è dotata di una competenza specifica 

 

 "Dentro Il Senato Della Repubblica"

1.La biblioteca
Dopo il trasferimento a Palazzo della Minerva il 21 Giugno 2003, la Biblioteca del Senato, istituita nel 1848, ha aperto le porte al pubblico mettendo a disposizione di studiosi e ricercatori il proprio patrimonio librario e bibliotecario.
La Biblioteca possiede oltre 600.000 volumi, 3500 periodici italiani e stranieri, di cui 2000 correnti, 400 quotidiani, di cui 90 in corso, atti parlamentari e testi legislativi italiani e stranieri.
Di grande rilievo è la raccolta di statuti dei comuni italiani, delle Corporazioni di rate e Mestieri e di altri enti di rilevanza locale dal Medioevo alla fine del XVIII secolo.

La libreria – Centro di informazione e documentazione istituzionale al pubblico
La libreria, effettua la vendita diretta al pubblico di tutta la documentazione relativa al Senato ed offre informazioni riguardanti il Senato, i suoi organi e dei suoi componenti. Sono disponibili anche copie degli atti parlamentari delle legislature repubblicane e quelli del Senato del regno d’Italia, in fotoriproduzione, nonché tutte le pubblicazioni edite dal Senato.
Presso la Libreria si può assistere in diretta, grazie a delle schede – video alle sedute dell’Assemblea.
La libreria accoglie le scolaresche per lo svolgimento di attività di formazione.
Il catalogo delle pubblicazioni è disponibile sia presso la Libreria sia sul sito internet ed è anche possibile scrivere alla libreria per posta elettronica per ricevere stampati degli atti o pubblicazioni.

2. Le informazioni parlamentari
L’impulso dato all’informazione parlamentare al pubblico da parte del Senato trova una diretta attuazione nella realizzazione di uno sportello telefonico. Si tratta di un accesso diretto alla realtà parlamentare attraverso il quale è possibile essere informati riguardo all’attività svolta dal Senato nella legislatura corrente ed in quelle passate.
Le medesime informazioni possono essere richieste anche via e-mail all’ufficio comunicazione istituzionale.

Il sito internet
Il sito internet del Senato contiene informazioni sulle funzioni, sulla struttura e sui servizi del Senato, nonché una visita virtuale degli ambienti più significativi di Palazzo Madama , di Palazzo Giustiniani e Palazzo della Minerva.
Dal sito internet del Senato è inoltre possibile seguire i lavori dell’Assemblea nei giorni di seduta e consultare i testi degli atti parlamentari , accedendo gratuitamente
 in tal modo agli originali tipografici.

Il canale satellitare
Dal 17 Settembre 2002 attraverso il canale satellitare è possibile seguire le sedute dell’Assemblea televisivamente attraverso i ricevitori digitali.
Durante la sospensione dei lavori parlamentari la programmazione del canale prevede la trasmissione delle manifestazioni svoltesi in Senato .

Le visite guidate
Palazzo Madama è aperto ai cittadini per visite guidate il primo sabato di ogni mese.
Si può anche assistere alle sedute dell’Assemblea dalle apposite tribune dell’Aula inviando una richiesta al Servizio di Questura e Cerimoniale del Senato della Repubblica per posta o per fax.

Il Senato e le scuole
Visite di Palazzo Madama: le scuole, a partire dalle classi quinte della Scuola Primaria,  possono chiedere di effettuare una visita guidata.
Assistere alle sedute: in alternativa alla visita, le scuole, dalle scuole medie inferiori,  possono chiedere di assistere ad una seduta del Senato.
Le scolaresche che visitano Palazzo Madama o assistono alle sedute partecipano alle simulazioni di seduta.

Il Senato promuove iniziative per le scuole:
Un giorno in Senato, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, rivolto agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori di secondo grado;
Lezioni di Costituzione, in collaborazione con la Camera dei deputati ed il Ministero dell’Istruzione, rivolte agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori;
Vorrei una legge che…, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, rivolto agli studenti dell’ultimo anno della Scuola Primaria.
Infine, le scolaresche possono prendere parte alle simulazioni di seduta anche in occasione delle manifestazioni culturali ed espositive cui il Senato partecipa sul territorio nazionale.

Le manifestazioni espositive
Il Senato partecipa a numerose manifestazioni culturali ed espositive sul territorio nazionale con un proprio stand dotato di postazioni informatiche collegate alle banche  dati ed al sito internet.
Presso lo stand è possibile ottenere informazioni sulla composizione e sull’attività del Senato.

L’attività editoriale
Il piano editoriale del Senato prevede la realizzazione di varie collane a cura dell’Archivio storico, tra le quali ricordiamo: Discorsi Parlamentari, Dibattiti storici, Biografie, Inventari, Carteggi.
Inoltre, l’Archivio storico ha curato i cataloghi delle mostre documentarie organizzate presso Palazzo Giustiniani.
Meritano di essere ricordati i volumi che raccolgono gli atti ed i documenti delle indagini conoscitive svolte dal Senato, tra cui: i Quaderni di documentazione del Servizio Studi ed i Quaderni europei ed internazionali.
Infine, è possibile accedere dal sito internet del Senato alla pagina delle Novità editoriali , che contiene in ordine cronologico di pubblicazione, gli ultimi volumi pubblicati dal Senato, corredati una breve sequenza descrittiva.

Gli eventi culturali
Da tempo, il Senato promuove l’organizzazione di eventi culturali molto prestigiosi, spesso ospitati nel magnifico scenario della Sala Zuccari, all’interno del Palazzo Giustiniani.
L’apprezzamento per la musica dà invece spazio ad un importante concerto natalizio,ormai divenuto un evento atteso e molto gradito.

PALAZZI DEL SENATO

PALAZZO MADAMA

Il terreno su cui venne edificato fu ceduto nel 1478 dai monaci dell’Abbazia Imperiale di Farfa alla Francia per stabilirvi un luogo di riunione per i propri cittadini.
La famiglia De’ Medici apportò i primi importanti lavori di trasformazione del Palazzo,ed in esso fu trasferito quello che era rimasto nella Biblioteca di Giovanni De’ Medici,figlio di Lorenzo il Magnifico,dopo la cacciata De’ Medici da Firenze.
Quando si estinse la dinastia della famiglia De’ Medici nel 1537,il Palazzo venne assegnato in usufrutto a Margherita d’Austria,detta “LA MADAMA”,da cui prende nome il Palazzo. In tal modo passò ai gran duchi di toscana fino al settecento. Palazzo Madama visse un ultimo periodo di splendore nella prima metà del settecento,quando fu teatro di bagli e feste,nonché la sede ufficiale dell’Arcadia. Successivamente Papa Benedetto XIV acquistò l’immobile diventando così Palazzo dello Stato Pontificio. Furono apportati numerosi interventi di restaurazione,tra i quali l’apertura di un secondo cortile,dove oggi sorge l’aula e la facciata,divenne anche sede della polizia. Il Papa Pio IX lo destinò a sede del Ministero delle Finanze e secondo la tradizione,sulla loggia del Palazzo venivano estratti i numeri del lotto.
Nel 1871 venne scelto come sede ufficiale del Senato del regno d’Italia;questo evento comportò ampi lavori di adattamento,il cui progetto fu seguito dall’ingegnere Gabet. Attualmente a Palazzo Madama hanno sede l’Aula,alcuni gruppi parlamentari,la Presidenza e il Segretariato Generale.
Palazzo Madama è strutturato su 3 piani: al piano terra in cui si trova il cortile d’onore,che presenta un’ impronta architettonica rinascimentale. Lo scalone monumentale di San Luigi dei Francesi,massiccio e con grandi scomparti che risale al 500. Al primo piano sono ubicate diverse sale,tra cui menzioniamo: la sala Maccari,che deve il suo nome a Cesare Maccari,l’artista che la decorò nell’800;il soffitto racchiude 4 medaglioni rappresentanti figure allegoriche che simboleggiano il commercio,l’agricoltura,le armi e le scienze. Tutta la sala è decorata con episodi riguardanti la storia del Senato Romano. La Buvette,sala spaziosa in cui si trova un arazzo mediceo del 500 che proviene dagli Uffizi di Firenze;la sala Italia,un vasto ambiente di rappresentanza con il soffitto a cassettoni,che ospita un paesaggio marino di Guccione. La sala dello Struzzo,denominata così perché al centro del soffitto a cassettoni campeggia uno struzzo che ricorda la casata d’ Austria. La sala del Risorgimento ospita busti e ritratti di alcuni personaggi più importanti del Risorgimento Italiano ed un fregio che raffigura il Pontificato di Clemente VII.
La sala della Firma,così denominata perché i senatori apponevano la loro firma su specifici registri per segnare la presenza,ospita 3 arazzi di tema biblico raffiguranti la storia di Tobi e del figlio Tobia.
La sala Marconi ospita il busto di Guglielmo Marconi e di 2 dipinti raffiguranti le terme di Deocleziano. L’anticamera della Balaustra presenta un soffitto in legno dorato con il fregio del ‘600. La sala dei Postergali,denominata così per la presenza dei postergali di un coro in noce che risale al 1600 e che proviene dal seminario di Ancona,nella sala sono collocati i busti di Vittorio Emanuele Orlando e di Luigi Einaudi. La sala Pannini,ospita un affresco del Pannini,che rappresenta il carro del sole tra festoni di nuvole da cui si irradiano putti e fiori.
Nella sala si riunisce il Consiglio di Presidenza del Senato. La Galleria dell’ Eroe deve il suo nome all’affresco che decora il soffitto e rappresenta la glorificazione del mitico capostipite della famiglia,l’eroe ottiene da Giove il riconoscimento delle sue opere egregie. La sala Cavour ospita vari fregi tra cui quello di Bacco e di Arianna,in essa si svolge il Consiglio dei Ministri. L’aula del Senato,ha subíto diverse modifiche nel corso dei secoli,il soffitto è stato decorato da molti autori e sono raffigurate in modo simbolico la fortezza,la giustizia,la concordia,il diritto.
Nel secondo piano è ubicato lo studio del Presidente,la stanza è impreziosita dal dipinto “adorazione dei magi” inoltre sono presenti vari dipinti raffiguranti la storia di Cesare,mentre su una parete laterale è presente un arazzo che raffigura Aristotele in compagnia di Alessandro Magno.
L’Anticamera dei Senatori Questori si caratterizza per la presenza alle pareti di 2 arazzi,in uno è raffigurato Narciso,nell’altro è raffigurato la prudenza.

mercoledì 23 marzo 2011

Anche...I Francobolli dell'Italia Unita!



Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale, il Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, con i componenti della Consulta per l'emissione di Carte valori postali e la filatelia della Commissione per lo studio e l'elaborazione delle carte valori postali, che gli hanno presentato i quattro francobolli celebrativi del 150° anniversario della Spedizione dei Mille, verso l'Unità d'Italia, che Poste Italiane emetterà il prossimo 5 maggio, data in cui ricorre la partenza di Giuseppe Garibaldi da Quarto.
Una iniziativa apprezzata dal Presidente Napolitano "perché l'emissione è parte di un programma che stiamo portando avanti di concerto con tutte le istituzioni pubbliche e anche con il concorso di moltissime associazioni private".

Il Capo dello Stato si è complimentato perché vede "veramente crescere le celebrazioni per il 150° anniversario: si può dire che ogni giorno mi giunge notizia di un nuovo contributo a questo programma".
"Io sarò - ha detto il Presidente - a Quarto il prossimo 5 maggio e di lì poi mi recherò la settimana successiva a Marsala a rendere omaggio a quel luogo e a ricordare quell'evento straordinario. Saranno momenti importanti; spero momenti di larghissima condivisione anche di opinione pubblica, anche di condivisione popolare: di riflessione sulla nostra storia e di conferma del nostro impegno di Unità Nazionale".

"Celebrerò a Milano il 25 aprile in questo spirito - ha proseguito il Presidente - perché il 25 aprile non è stata soltanto la giornata della Liberazione ma è stata la giornata della riunificazione del Paese, dopo che per venti mesi l'Italia era stata tagliata in due. Da allora io credo che l'Unità ha superato molte prove e soprattutto ha guidato come una grande stella polare la straordinaria trasformazione dell'economia, della società e delle istituzioni in Italia".